>
5
Sono uscito presto per prendere frutta e un pezzo di pecorino. Il mio quartiere il sabato profuma di caffè e di pomodori maturi, con i banchi che urlano prezzi tutti diversi. Al banco del formaggio la signora davanti a me chiedeva assaggi come se fosse una degustazione Michelin, io già con il numeretto in mano e la pazienza in tasca che scivola piano. Quando tocca a me dico sicuro pecorino romano da fare cacio e pepe, la signora dietro sbotta romano no sardo è meglio e parte una piccola discussione che per fortuna finisce in una risata.Il venditore, un omone con mani da muratore, taglia una fetta generosa e mi chiama giovanotto, cosa che non sentivo da anni. Provo a pagare col pos ma il terminale fa bip triste, lui guarda il cielo come se fosse colpa delle nuvole e mi dice vai al bar di fronte, prelevi e poi torni. Lì il barista mi riconosce che prendo sempre cappuccino tardo e mi offre un bicchiere d acqua mentre il bancomat pensa troppo. Rientro con le banconote spiegazzate, il venditore mi mette pure un pezzettino extra avvolto nella carta e dice porta pazienza, oggi la linea fa il broncio.Torno a casa con le borse che tintinnano, sul bus una signora mi racconta che suo nonno pesava il formaggio a occhio e non sbagliava mai. A casa apro il pacchetto, la cucina sa di latte e di campagna. La pasta la farò domani, oggi una fetta così, in piedi, davanti alla finestra. Giuro che mi ha rimesso a posto la giornata.