Sondrio, donna di 44 anni violentata e seviziata: rischia di perdere un occhio. La donna, vittima di uno stupro nei pressi della stazione, è in prognosi riservata. Era stata morsa ovunque dall'aggressore

«Stazione... stazione...». Al medico e all’infermiere che lunedì attorno alle 23 sono scesi di corsa dall’ambulanza per darle un primo soccorso, la donna è riuscita a ripetere solo due parole, un’indicazione vaga. Appunto: «stazione... stazione...». Poi ha perso i sensi. Aveva i pantaloni abbassati, tagli e lividi ovunque, volto tumefatto. Addirittura, c’è il rischio di perdere un occhio. Poco prima era stata violentata in centro a Sondrio, mentre stava andando a prendere il treno per Tirano.

Un incubo, vissuto da questa quarantaquattrenne che lavora in un’attività alberghiera verso la montagna, durato a lungo: 15 minuti, mezzora, forse di più.

Chi l’ha stuprata — un 24enne originario del Mali, richiedente asilo, il cui arresto è stato convalidato ieri dal gip Fabio Giorgi — non solo ha abusato di lei, ma ha infierito «percuotendola brutalmente» ha detto il questore Sabato Riccio, un poliziotto che in oltre 35 anni di carriera ha diretto le Squadre mobili di Potenza, Rimini e Forlì occupandosi anche dell’inchiesta sulla morte per overdose di Marco Pantani.

La donna, che non è sposata e non ha figli, è stata morsa dall’aggressore numerose volte in tutte le parti del corpo; il lobo era lacerato perché l’uomo ha provato a strapparle l’orecchino. Sebbene non in pericolo di vita, resta in prognosi riservata in terapia intensiva. Poi c’è quel colpo violento a un occhio: il rischio è quello di perderlo. Il maliano è stato preso dagli agenti una manciata di minuti dopo l’arrivo del personale del 118, avvertito da un passante che aveva visto la vittima tra le auto parcheggiate in via Morbegno, vicino la ferrovia.