Anonymous
8/28/2025, 4:49:31 AM
No.214260289
Al di là del potere politico e del dominio materiale, esiste una forma di liberazione più profonda e radicale. È la conquista della sovranità esistenziale: uno stato in cui l'esistenza si svincola da ogni finalità esterna per diventare fine a sé stessa. Non si tratta di un'acquisizione ottenuta attraverso la logica e la prudenza, ma di una rottura violenta con le catene invisibili della ragione e dell'autoconservazione. Non è una questione di potere sugli altri, ma di fuga dalla logica della servitù e dell'utilità. Un essere o un momento sovrano è quello che esiste senza alcuna ragione al di fuori di sé stesso, come un sacrificio, un selvaggio atto di lusso, o una trance estatica; è pura spesa, senza scopo. Vi si giunge trasgredendo i divieti che definiscono il mondo razionale e produttivo, rompendo i confini morali, sociali e fisici attraverso esperienze che minacciano l'integrità del sé. L'atto sovrano supremo è l'annichilimento del sé coeso e razionale, quell'"io" che lavora, risparmia e teme la morte, un atto che nasce dal desiderio di dissolvere questa prigione dell'identità.
Anonymous
8/25/2025, 12:05:07 AM
No.214153801
Al di là del potere politico e del dominio materiale, esiste una forma di liberazione più profonda e radicale. È la conquista della sovranità esistenziale: uno stato in cui l'esistenza si svincola da ogni finalità esterna per diventare fine a sé stessa. Non si tratta di un'acquisizione ottenuta attraverso la logica e la prudenza, ma di una rottura violenta con le catene invisibili della ragione e dell'autoconservazione. Non è una questione di potere sugli altri, ma di fuga dalla logica della servitù e dell'utilità. Un essere o un momento sovrano è quello che esiste senza alcuna ragione al di fuori di sé stesso, come un sacrificio, un selvaggio atto di lusso, o una trance estatica; è pura spesa, senza scopo. Vi si giunge trasgredendo i divieti che definiscono il mondo razionale e produttivo, rompendo i confini morali, sociali e fisici attraverso esperienze che minacciano l'integrità del sé. L'atto sovrano supremo è l'annichilimento del sé coeso e razionale, quell'"io" che lavora, risparmia e teme la morte, un atto che nasce dal desiderio di dissolvere questa prigione dell'identità.