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Rappresenta un punto importante nel declino della musica italiana.
È cominciato tutto con de Andrè che usava le parolacce nelle canzoni negli anni sessanta. Ma se lo faceva lui andava bene perché i suoi testi erano seri. [arriva il ((68))]. Siccome de Andrè diceva le parolacce, è arrivato Dalla all'inizio degli anni settanta a dirle anche lui ed a parlare di sesso. Ma Dalla era scusato, perché i suoi testi erano politici ed antifascisti. Poi siccome de Andrè e Dalla erano volgari, arrivò anche Rino Gaetano alla fine degli anni settanta ad essere volgare nelle canzoni; anche a lui era scusato perché i suoi testi erano nonsense. Poi, siccome tutti gli altri non volevano fare la figura dei fessi, cominciarono a parlare di sesso e volgarità in modo esplicito negli anni 80 ottanta, senza più attenuanti intellettuali, [ inserisci il tuo cantante da piano bar qui], ed anche a loro passò tutto in cavalleria perché era l'Italia da bere. Poi gli anni novanta uguale, siccome non c'era più la censura, col risultato che le canzoni degli anni novanta fanno pena e non se le ricorda nessuno. Arrivati alla soglia del nuovo millennio, con tre decenni alle spalle di musica in via di negrificazione, non c'era più nessuno che avesse le capacità di proporre alle masse musica seria.
Se la musica italiana oggi è da negri, basta vedere le canzoni più ascoltate, è perché i produttori di oggi sono cresciuti ascoltando musica da negri. Ed a loro volta i produttori che li hanno formati sono cresciuti ascoltando la musica penosa e volgare che facevano negli anni ottanta.
Il 1968 è stato un disastro per la cultura Occidentale